sabato 3 gennaio 2015

Il museo immaginato - Philippe Daverio

L'idea è bellissima.
Farsi il museo a proprio uso e consumo, scegliendo i quadri secondo percorsi affettivi, intimi, estetici, tematici, assolutamente personali. 

Un gioco divertente, e assai si sarà compiaciuto il professore Daverio Filippo a organizzarlo, immaginando anche gli spazi del museo, le sale, le stanze, gli annessi e i connessi.
Carino anche lo schizzo a matita della disposizione delle tele sulle pareti che anticipa la descrizione delle stanze/sale..
Una pinacoteca abbastanza classica, la verità, sia nella struttura museale che nella scelta delle opere.
(quasi la totalità dei dipinti sono espressioni di artisti europei dal 1200 al 1800, sforano i suddetti limiti temporali solo pochissime opere, tra cui “L’origin du monde” di Courbet.
 Attrazione inevitabile. )

Daverio, ho collegato solo dopo aver comprato il libro (eh, di tanto in tanto mi vengono gli attacchi di bulimia e faccio incarrettate indifferenziate prelevando dalla lista dei desideri senza manco rivedere come e perché certi libri ci erano finiti, in quella lista), è l’ideatore nonché conduttore della trasmissione televisiva Passepartout.
Mi è capitato qualche volta di vederne stralci. Solo stralci, nonostante l’ interesse, perché la voce del professore ha su di me un potentissimo effetto tedi/irrit/disturb -ante, sicchè l’attenzione mi si sposta in automatico altrove.
L’assenza di “audio” ha giovato: meglio leggerlo che ascoltarlo, il Filippo (e molto meglio guardare i dipinti e solo quelli che non il commentatore).
Di tanto in tanto, soprattutto quando la minuzia del racconto dinastico/storico ha prevalso sul racconto “estetico”, c’è stata una caduta di tono, e talvolta ho provato una sorta di delusione rispetto alle aspettative, quando il filo che lega le opere è rimasto sotto forma di embrione , o quando riguardo le tele poche e scarne sono state le notiziole, e tutte note e stranote.

Se avessi tempo e non fossi di natura accidiosissima, coglierei allora al volo l’invito dell’autore, solo per divertimento strettamente personale, ovviamente:
La stessa opportunità viene offerta al lettore, il quale, da solo o con gli amici, è invitato a inventare il proprio museo ideale. Il vasto cosmo dell’editoria internazionale sarà felice, avendo tanto tempo da investire, di esaminare le proposte che gli perverranno.
(sticazzi, Filippo)

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